Sale quanto basta… ovunque
Cosa c’è di meglio per dare sapore alla vita di un po’ di… sale. Non sempre ce ne rendiamo conto, ma il sale è ovunque. Nei cibi, certo, ma anche nelle piastrelle del bagno, nella giacca di pelle preferita, in quella medicina, guarda te, dolcissima, e pure nel detersivo e nell’anello di fidanzamento dell’amica.
Altro che sale da cucina. Il fedele ingrediente di tutti i nostri pasti ha più impieghi di quanti ne possiamo immaginare.
E allora vediamo un po’ i possibili utilizzi del sale.
Partiamo da lui: il sale da cucina. Utilizzato per dare sapidità ai piatti e, sin dall’antichità, per conservare i cibi, il sale è protagonista indiscusso dell’alimentazione. Del resto, il suo utilizzo è fondamentale nella produzione di salumi, prosciutti, insaccati vari, formaggi e altri alimenti, dove dà addirittura il nome alla salatura (o salagione), ovvero quel processo che ha il compito di favorire i microrganismi che provocano la stagionatura e bloccare, secondo le proprietà di conservazione del sale, quelli “cattivi”.
Ma quanto sale c’è fuori dalle nostre tavole? Tanto, perché i campi applicazione sale sono davvero molti! Ce n’è nell’industria tessile, che lo usa per fissare il colore e nella concia delle pelli; ce n’è nei diserbanti e nei depuratori delle piscine e dell’acqua; è bene che ce ne sia, in inverno, sulle strade ghiacciate o innevate per favorire il disgelo.
L’industria edile lo usa nella produzione di piastrelle, quella farmaceutica per produrre medicinali, quella chimica mette sale in resine, detersivi e collanti e quella cartiera nell‘impasto di fibre vegetali per sbiancarlo. E ancora: nel vetro c’è sale, ce n’è per regolare il processo di fusione, come avviene anche in quella dell’alluminio e nei metalli preziosi.
E soprattutto… nel nostro corpo c’è tanto sale da riempire 3-4 saliere, fondamentale per trasportare sostanze nutritive.