Tutti noi parliamo di sale, ma solo pochi di noi sanno davvero la differenza che c’è tra il sale marino (ricavato dall’acqua del mare) ed il sale minerale, ricavato dalle miniere di sale, proprio come molti altri materiali preziosi.
Il sale: un ingrediente semplice con una storia millenaria
Il sale è un elemento essenziale nella nostra alimentazione quotidiana e viene utilizzato in cucina, nella conservazione degli alimenti e persino in ambito cosmetico. Ma quanti di noi sanno davvero distinguere tra sale marino e sale minerale, più comunemente chiamato salgemma?
Entrambi i tipi di sale sono composti principalmente da cloruro di sodio, ma differiscono per origine, processo di estrazione e proprietà organolettiche. Capire questa differenza è fondamentale per scegliere consapevolmente il tipo di sale più adatto alle proprie esigenze. Parmasale, azienda specializzata nella produzione e distribuzione di sale di alta qualità, ci guida in questo approfondimento.
Cos’è il sale marino
Il sale marino si ottiene tramite un processo naturale di evaporazione dell’acqua di mare. Questo metodo è utilizzato sin dai tempi del Neolitico: l’acqua viene convogliata attraverso un sistema di canali in grandi vasche chiamate saline, dove il sole e il vento favoriscono l’evaporazione. Alla fine del processo resta il sale, che viene raccolto, lavato, essiccato e confezionato.
Tra le caratteristiche principali del sale marino troviamo:
- Origine naturale e sostenibile
- Presenza di oligoelementi come magnesio, potassio e calcio
- Grana più irregolare rispetto ad altri tipi di sale
- Sapore più delicato (soprattutto se non raffinato)
Il sale marino può essere integrale, grosso, fino o aromatizzato, e viene spesso scelto per la cucina mediterranea e per un’alimentazione più naturale.
Cos’è il salgemma (sale minerale)
Il salgemma è un sale minerale di origine terrestre, estratto da giacimenti sotterranei formatisi milioni di anni fa quando antichi mari si sono prosciugati lasciando enormi depositi di sale. Si estrae in due modi principali:
- Per escavazione diretta, come avviene per altri minerali.
- Tramite soluzione, pompando acqua nei giacimenti: l’acqua scioglie il sale e la salamoia ottenuta viene successivamente evaporata.
Le sue caratteristiche includono:
- Elevato grado di purezza
- Grana omogenea e regolare
- Sapore più deciso
- Maggiore resistenza all’umidità, ideale per usi industriali e conservieri
Il salgemma è spesso utilizzato anche per scopi non alimentari, come la salatura delle strade, nei trattamenti termali e in prodotti per il benessere.
Qual è il migliore? Dipende dall’uso
Sale marino e salgemma non sono in competizione, ma piuttosto si completano. La scelta tra l’uno e l’altro dipende da diversi fattori, tra cui:
- Tipo di preparazione culinaria
- Preferenze di gusto
- Proprietà nutrizionali desiderate
- Scopi industriali o terapeutici
Per esempio, per un uso quotidiano in cucina, molti consumatori preferiscono il sale marino integrale, considerato più naturale e ricco di minerali. Il salgemma, invece, è apprezzato per la sua purezza e per la consistenza più fine, che si scioglie rapidamente negli impasti o nelle conserve.
L’impegno di Parmasale nella qualità
Parmasale seleziona solo i migliori sali marini e salgemme, provenienti da saline e miniere controllate, per garantire ai propri clienti un prodotto sicuro, tracciabile e adatto a ogni esigenza. L’attenzione per la qualità, la sostenibilità ambientale e la trasparenza della filiera produttiva è al centro della missione aziendale.
Sul sito Parmasale puoi trovare diverse tipologie di sale per uso alimentare, professionale e benessere, tutte accuratamente descritte per aiutarti a scegliere consapevolmente.
In definitiva, conoscere la differenza tra sale marino e salgemma aiuta a valorizzare meglio le proprie preparazioni culinarie e a scegliere un prodotto che rispecchi i propri valori e bisogni. Che tu preferisca il profumo del mare o la forza delle rocce, Parmasale ha la risposta giusta per te.